Arrivati a questo punto, prima che prosegua oltre a raccontare storie pre-scolari, mi sembra doveroso presentare gli attori. Cosa che, tra l’altro, renderà più scorrevole la narrazione futura.
L’offerta della scuola paritaria del Paese comprende nido e materna e sono entrambi suddivisi in sezioni. La scuola materna racchiude in sé sei sezioni da 25/27 bambini di età compresa tra i 3 e i 6 anni (piccoli, mezzani e grandi). Una piccola città, insomma. Ogni sezione è seguita da una sola ed unica maestra (povera santa!). Le sezioni sono tutte dislocate al piano terra e raggruppate a due a due: l’azzurra con l’arancione e i loro servizi igienici sono separate, attraverso l’atrio e la segreteria, dalla gialla con la rossa e i loro servizi igienici che, a loro volta, sono separate tramite il salone dalla fuschian (fucsia), dalla verde e dai relativi servizi igienici. Poi c’è un giardino interno, la palestra, la mensa e altre zone comuni.
Sezione rossa
Di Faccio-io e Mister Sorriso ne ho già parlato abbondantemente.
PRINCIPESSA MAYA
E’ una mezzana. Il suo vero nome ha origini sudamericane. Faccio-io l’ha presa in simpatia dal primo giorno di scuola materna. Non mi dilungo oltre perché avrò modo di raccontare qualche aneddoto. Ovviamente.
CRAVATTINO
Un altro mezzano. Alla festa di fine anno (2016/2017) ho scoperto che lui e Faccio-io giocano sempre insieme e sono tanto furbetti quanto controllati a vista dalla maestra. Io ero rimasta che Faccio-io faceva coppia con Mister Sorriso, forse ho perso qualche puntata… Quando l’ho conosciuto indossava una simpaticissima maglietta bianca con disegnati un gilet e un cravattino.
VOCINA
E’ una grande. Quando ho pensato di raccontare le vicende di Faccio-io ho deciso di utilizzare un soprannome anche per i suoi amici/meno amici per rispettare la loro privacy. Certo, un Teodorico potevo trasformarlo in Adalberto, ma poi avrei fatto casino, quindi…
Mi ero prefissa di non dare nomignoli che potessero risultare offensivi perché non è il mio fine. Purtroppo pensando a Vocina mi viene in mente soltanto la sua voce estremamente sottile. Non vuole essere una nota di biasimo nei suoi confronti, solo non la conosco abbastanza bene.
JUDOKA
E’ una piccola. Tagliata a caschetto e con una predisposizione spiccata per la lotta greco-romana. O il judo. Si sa far rispettare con dolcezza.
GARGAMELLA
E’ un grande. Quest’anno ha preso il posto dell’ex-capo (perché Ivan Drago ora è alla primaria) delle attività poco lecite della sezione rossa.
Dietro ogni dispetto, prepotenza, bambino picchiato o marachella c’è sempre lo zampino di Gargamella. Può darsi che la sua fama lo renda responsabile, agli occhi degli altri, anche di azioni che non commette lui. E’ anche vero che la maestra dice che non può tenerlo in punizione per tutto il giorno. Non può, ma sarebbe auspicabile?
Gargamella ha un vice, il mezzano Mark Lenders, e un vice-vice, il piccolo Megamind.
MARK LENDERS
E’ un mezzano. Durante tutto l’anno scorso ha fatto il suo ingresso nella scuola in scivolata. Tutto il corridoio in scivolata. Sia di mattina che di pomeriggio, all’uscita. Pensavo che avesse dei problemi, poi qualcuno mi ha fatto notare che forse la sua è una famiglia di appassionati di calcio. Ah, già. A volte mi dimentico che esistono anche queste realtà…
Ovviamente non ho potuto chiamarlo Oliver Hutton perché quest’ultimo è leale, rispettoso, corretto, ligio, ecc. Lenders, invece…
MEGAMIND
E’ un piccolo. Ho avuto modo di metterlo a fuoco durante la festa di Natale. I bambini dovevano cantare una canzoncina rimanendo fermi nel posto assegnatogli. Niente di più. Lui continuava a correre facendo la staffetta tra genitori e compagni e facendo dispetti a questi ultimi. A nulla sono valsi gli interventi di mamma e maestra. Alla fine la mamma se l’è portato via consentendo agli altri di cominciare l’esibizione.
Megamind ha subito capito che aria tirava nella sua classe e si è fatto amico di Mark Lenders e di Gargamella. Non si fa sfuggire un’occasione per menare le mani. E i piedi.
GIOTTO
E’ un mezzano. Non so molto di lui perché non è tra i favoriti di Faccio-io. In compenso è stato lo stesso Giotto ad attaccare bottone con me in più di una occasione. E’ cordiale e solare, la classica persona con cui puoi parlare di tutto. Noi ci siamo fatti grandi chiacchierate sulla Paw Patrol e sulle automobili da corsa, mentre Faccio-io si preparava con estrema lentezza ad uscire da scuola. Ultimamente ho avuto modo di conoscere anche la mamma e ho scoperto che è un bravissimo disegnatore. O forse dovrei dire eccezionale se la sua stessa mamma, quando trova un suo disegno nell’armadietto, gli chiede stupita: “Ma l’hai fatto tu?!?”. Mi è capitato di vedere delle cose davvero notevoli. Un mesetto fa durante l’orario scolastico ha confezionato, piegando più fogli insieme e pitturandoli in sequenza, un vero e proprio libretto di disegni. In quel frangente Faccio-io mi ha presentato un foglietto A5 con un paio di scarabocchi…
GOLDRAKE
E’ un grande. E’ la grande novità di quest’anno, nel senso che Faccio-io gli si è appiccicato al grembiule e ha cominciato ad assorbire quanti più contenuti nuovi potesse. Ha così scoperto l’esistenza di Goldrake, Jeeg Robot d’Acciaio, Mazinga, Ufo Robot e di altri simpaticoni quali le Teenage Mutant Ninja Turtles. Pare che Goldrake -il Nostro- viva incollato a questi cartoni animati e ai videogiochi. Un giorno la maestra ha chiesto, a chi ne avesse, di portare a scuola dei libri che parlassero di alberi e foreste. Lui ha portato un catalogo di videogiochi che ha lasciato di stucco la maestra stessa.
Faccio-io continua a dirmi che Goldrake gli regalerà un videogioco per il compleanno. A nulla sono servite le mie obiezioni sul fatto che non possediamo una consolle. Se si esclude il Commodore 64.
Notizia fresca di oggi: Goldrake ha detto a Faccio-io di farmi sapere che le Tartarughe Ninja si possono guardare anche prima dei sette anni…
BAGHEERA
E’ un grande. A differenza del Bagheera originale, che è una pantera col dono della parola, il Nostro Bagheera è un bambino che non parla.
“Bagheera non parla” dice Faccio-io.
“Bagheera non parla” ho sentito dire anche da Mister Sorriso.
Se sia proprio muto o meno, non lo so. So, però, che Faccio-io lo ha scelto come suo compagno di giochi quando gli amici storici gli hanno voltato le spalle a causa del suo continuo pretendere di comandarli. Bagheera non parla. Bagheera non obietta. Bagheera esegue. L’amico perfetto?
ACQUAMARINA
E’ una grande. E’ vicina di casa di Mister Sorriso e di Buongiorno Signora.
Quando Faccio-io era un piccolo, ad un certo punto la maestra mi disse che aveva una predilezione per il colore acquamarina. Tutti i disegni di quel periodo erano color acquamarina. Me n’ero accorta anch’io perché faceva lo stesso a casa. Doveva scegliere un colore? Prima di tutto cercava l’acquamarina.
Quest’anno siamo stati al compleanno di Acquamarina. Lei indossava un bellissimo vestitino color… acquamarina, ovviamente! E la sua mamma ad un certo punto del pomeriggio confermò: “E’ il suo colore preferito!”.
Ma allora è nato prima l’uovo o la gallina?
A Faccio-io piace (anche!) Acquamarina o è il contrario?
MICHAEL JORDAN
E’ un grande, forse. Più che altro è alto. E non riesco a sapere da Faccio-io se è mezzano oppure no. Per tutto l’anno scolastico è venuto a prenderlo il fratello, un ragazzo che è una vera pertica e supera abbondantemente i due metri: impossibile non fermarsi a guardarlo almeno per un attimo.
MIKE JORDAN
Anche in questo caso non sono riuscita a sapere se è mezzano o grande. Ha quasi lo stesso nome (vero) di Michael Jordan e sono alti uguali. Credo… Son sicura, però, che non ha un fratello così alto come quello di Michael!
RISERVA
E’ una mezzana. Non la conosco affatto perché Faccio-io non me ne ha mai parlato (tranne in un’occasione rivelatrice!), ma sospetto che ci sia -o ci sia stato- del coinvolgimento.
CATWOMAN
E’ una mezzana. Sa tirar fuori gli artigli quando vuole farsi rispettare. All’inizio di quest’anno scolastico lei e Faccio-io sono arrivati alle mani (o forse dovrei dire alle forchette, dato che stavano mangiando) beccandosi entrambi -giustamente!- una punizione epica. Ora Faccio-io è diventato il suo strenuo difensore. Pare che ultimamente Acquamarina escluda Catwoman dai giochi tra femmine, offendendola con giudizi razziali (giuro che da Acquamarina non me lo sarei mai aspettato!). La cosa poi finisce in litigio e Faccio-io si intromette dicendo ad Acquamarina che non ci si comporta così e facendo in modo che Catwoman giochi con lui, Cravattino e Giotto (sì, han cominciato a giocare insieme!). E’ già la terza volta che succede in due settimane e Faccio-io ha decretato che Catwoman deve venire al suo compleanno. Credo quindi che quello che ci racconta sia vero e ne sono veramente orgogliosa!
Altre sezioni
LEGO CREATOR
E’ un mezzano della sezione gialla ed è un nostro quasi-vicino di casa. Ha frequentato il secondo anno di nido nella stessa sezione di Faccio-io. Adora i lego ed ha l’animo di artista. Potenzialmente potrebbe diventare un architetto famoso come Gaudì o un musicista di heavy metal. Secondo suo zio sovverte sistematicamente l’ordine costituito. Sua mamma, invece, ama raccontare che già a due anni e mezzo scendeva da solo in taverna, accendeva la musica a palla e si metteva a ballare come un forsennato. O come un adolescente.
Nel suo intimo albergano sensibilità e fragilità, creatività e fantasia.
BUONGIORNO SIGNORA
E’ un mezzano della sezione verde. Merita una menzione speciale: se si esclude Amico-da-sempre (che può essere considerato il numero 0, l’antesignano, il precursore), Buongiorno Signora è l’amico numero 1. Lui e Faccio-io hanno fatto comunella dal primo giorno di nido, alla veneranda età di un anno e poco più! Sono stati nella stessa sezione per i due anni di nido e poi la dirigenza scolastica ha ritenuto opportuno tenerli ben separati. In due sezioni distinte e anche molto distanti. Si sa mai che si potessero incontrare nello stesso bagno. In due anni di materna non sono stati mai messi nello stesso turno di attività comuni ai piccoli prima e ai mezzani poi. Mai. Neanche per sbaglio.
In effetti i due amiconi avevano l’abitudine di mettere regolarmente in discussione l’autorità dell’educatrice. A uno/due anni! Non oso immaginare cosa avrebbero potuto fare in seguito.
Buongiorno Signora deve aver avuto il dono della parola ancor prima di Faccio-io (che aveva sette mesi). Durante il primo anno di nido (quindi tra i 12 e i 24 mesi) era già in grado di intavolare discorsi da adulto. Quando mi incontrava in corridoio mi salutava: “Buongiorno signora, ha visto che bella giornata?” oppure “Buongiorno signora e buon Natale a lei e alla famiglia” e cose così. Già non ero abituata -nonostante l’età- a sentirmi salutare con un ‘buongiorno signora’, ma il fatto che lo facesse un bambino di un anno e mezzo mi lasciava particolarmente sconvolta!
Molto simpatico il tuo post, anche se ad un certo punto mi sono persa tra mezzani, piccoli e grandi, vicini di sezione, amici, amori e piccoli geni…però mi sembrava quasi di vederli ognuno con le sue caratteristiche e la sua personalità…Bella quest’idea dei soprannomi…
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Ti ringrazio! In effetti il mondo della scuola materna è davvero complesso! E i bambini straordinari, degli universi unici e inimitabili;))
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