27/10/2017
Faccio-io ha quattro anni, è un mezzano della scuola materna ed è figlio unico.
Mister Sorriso ha cinque anni, è un grande della scuola materna ed è figlio unico.
Ultimamente noto degli atteggiamenti poco positivi di Faccio-io, tipici dei figli unici: con gli amici gioca come se giocasse con noi genitori. Quindi pretende di primeggiare e si arrabbia quando questo non succede. Due mesi da mezzano e ha quasi perso tre delle sue amicizie più importanti, durature e sincere. Mi rendo conto che sta diventando insopportabile.
Io e il papà cominciamo a fargli notare gli sbagli e gli indichiamo la strada per correggersi.
Rimango veramente scioccata quando mi racconta che non gioca più con Mister Sorriso, Buongiorno Signora e Cravattino che erano tre amici-amicissimi fino a due mesi fa.
Così io e la mamma di Mister Sorriso (dal canto suo convinta che la frequentazione di Faccio-io possa far bene a suo figlio) decidiamo che un pomeriggio porterò a casa entrambi e li farò giocare insieme. Non nascondo che la cosa mi ha messo un pò di ansia. Cioè, ne ero felicissima, ma avevo qualche dubbio sulle mie capacità.
E se cominciavano a fare i matti? E se non fossi riuscita a gestirli? E se uno dei due si fosse fatto male? E se non fosse stato un pomeriggio tranquillo come mi aspettavo? E se l’amico si fosse rivelato un piccolo “diavolo”?
L’istinto mi diceva di fidarmi di Mister Sorriso. Non era come Buongiorno Signora o come Cravattino. Sembrava più timido e anche più rispettoso.
Durante la prima riunione annuale della scuola, io e la mamma di Mister Sorriso ci accordiamo sui dettagli e il giorno dopo è il Grande Giorno. Sono emozionata perché è la prima volta in assoluto che un amico di Faccio-io sta a casa nostra da solo. E poi sono emozionata perché li andrò a prendere entrambi a scuola. La maestra è stata allertata e ci ha dato la sua benedizione con un serafico: “Se le mamme sono d’accordo, non c’è problema!”.
Arriva l’ora x. Per la prima volta in quasi quattro anni (tra nido e materna) sono in anticipo. Mi tocca pure aspettare l’apertura fuori dal cancello. E poi via! Delirio di mamme, papà, zii, nonni, fratelli che corrono a recuperare i propri cuccioli. E io insieme a loro, con la novità che oggi mi porterò a casa due cuccioli al posto di uno!
Entro in sezione. La maestra li chiama e me li affida dicendo che “Sono entrambi al settimo cielo!”. Mi corrono incontro e poi ognuno va al proprio armadietto. Mister Sorriso è timoroso, ma ha preso sul serio il suo ruolo di ‘grande’ e di ospite. Faccio-io, dal canto suo, comincia a fare lo sciocchino come al solito, ma Mister Sorriso è così ligio che lo smorza subito e gli dà il buon esempio. Do la mano a Faccio-io che la dà a Mister Sorriso. Camminiamo lungo tutto il corridoio. Mi aspettano mentre timbro l’uscita di entrambi. Dalla porta al cancello camminiamo mano nella mano. Dal cancello alla macchina camminiamo serenamente. Non è mai successo! Sono sempre corse, inseguimenti e urla! Il fervore e la voglia di far bene dei due bambini sono encomiabili. Entrambi entusiasti, consapevoli e responsabili. Uno spettacolo di bambini! La timidezza di Mister Sorriso diminuisce man mano che saliamo verso casa. Mi racconta cose, io gliene chiedo e racconto altre. Faccio-io è raggiante. Mi dice: “Ma noi qui dietro siamo in due!” ridendo come un matto e apprezzando la presenza di un amico/fratello. Io, figlia unica, lo capisco. Mi fa tenerezza e mi dispiace per questa mancanza. Da qualche tempo ho notato quanto avrebbe voglia di un fratello o di una sorella. Ed è anche per questo che ho incentivato questo pomeriggio alternativo.
Arrivati a casa, breve sosta per la pipì, brevissima merenda e poi tutti a giocare! Ed io, ovviamente, con loro!