08/08/2017
Ciao a tutti, sono Faccio-io!
Sono nato quattro anni fa, in una notte di fine luglio. Sarei dovuto nascere in una notte di mezza estate, ma proprio non ce la facevo più ad aspettare: voglio diventare grande!
Ho cominciato a parlare verso i sette mesi e da allora… non ho più smesso! Ad un anno avevo un vocabolario di venti parole e a due ho cominciato a contestare le imposizioni dei miei genitori. Loro non capiscono la mia esigenza di sperimentare e conoscere e continuano ad intralciare i miei progetti!
Sono la solarità fatta a persona. A sei mesi già ridevo a crepapelle per minuti interi e, col tempo, ho scoperto che sono un burlone. Adoro fare gli scherzi e mi piace riceverli.
Ho già detto che voglio diventare grande? Sì, questa è la mia missione e non mi tiro indietro davanti ad alcuna difficoltà. Di fronte ad una novità, ci penso e ci ripenso, ci provo e ci riprovo e comunque: faccio io! Continuo a ripeterlo a mamma e papà, soprattutto alla mamma: faccio io!
Vestirsi? Faccio io!
Sistemare pigiama e letto? Faccio io!
Aiutare il papà a rifare il lettone? Faccio io!
Aiutare la mamma a preparare la colazione? Faccio io!
Lavarsi i denti? Faccio io!
Dare da mangiare alla micia? Faccio io!
Mettere le scarpe? Faccio io!
Guidare la macchina? Faccio io! Purtroppo su questo punto sono tutti irremovibili e non sono riuscito a metterlo in pratica…
La vita è meravigliosa, lo dico, lo urlo e lo canto ogni volta che mi viene in mente!
Nonostante tutto, mamma e papà sono bravi. Mi portano in montagna, dove ci sono tante meraviglie da scoprire: la tana di Baloo, il Gatto con gli Stivali, maghi e bacchette magiche, pirati e spade, nascondigli, tracce di cavalli, giganti e tanto altro. Quello che mi piace di più, però, è scoprire e mangiare i frutti del bosco: le fragole, le more e le castagne. Quando cuociamo le castagne nel forno aiuto il papà a tagliarle. Io aiuto sempre il papà. Lui fa cose molto interessanti. Taglia l’erba, pota la siepe e gli alberi, raccoglie le foglie, annaffia il giardino. Io indosso il mio grembiulino e le cuffie antirumore e gli do una mano usando il mio tagliaerba giocattolo e la mia carriolina: faccio io!
Poi aiuto la mamma a preparare la tavola e l’aperitivo: faccio io! In estate mangiamo sul tavolo che c’è fuori dalla cucina. Mi piace molto perché si vede la campagna e si sentono le civette. Poi c’è la nostra Mila e i suoi amici gatti che ci vengono a trovare. Ho scoperto che, se lascio cadere qualche pezzettino della mia carne (che taglio io!), lei viene sotto la mia sedia e si affretta a mangiarlo.
Il mio gioco preferito sono le macchinine. Prima di spostarle ci salgo con un dito e le metto in moto. Le uso, poi le spengo e scendo col dito. Altrimenti mica si spostano, sai? Mi piacciono tanto anche la macchina e la moto cavalcabili, la bicicletta con i pedali e soprattutto quella senza. Quante avventure con quest’ultima, ho quasi consumato tutti gli pneumatici!
Mi piace molto esplorare, guidare e fare le lotte. Quando viene l’ora della nanna o del riposino, però, mi coccolo molto volentieri con la mamma. Leggiamo un sacco di libri e io immancabilmente ne rimango affascinato. Ci sono libri che non hanno le parole, ma in un disegno racchiudono innumerevoli storie. E poi ci sono i libri che invece hanno delle parole scritte. Anche questi sono molto interessanti perché spesso le parole sono musicali e a me piace un sacco ripeterle.
Mi piacciono le parole. Mi piace imparare quelle nuove. Quando il mio papà, la sera, guarda “Reazione a catena”, termino i miei giochi e mi siedo accanto a lui. E’ bello perché imparo parole nuove e perché c’è la musica, un’altra mia passione. Ma le parole… sono affascinanti! E io voglio conoscerle tutte! Da qualche tempo ho imparato a riconoscere le lettere. Prima di tutto l’iniziale del mio nome e poi le iniziali dei nomi dei miei amici, di mamma, papà e nonni. Sul cancello di ingresso alla scuola materna c’è una targa con tante lettere e spesso mi fermo a guardarle e a riconoscerle. Adesso le riconosco anche nei libri, alla tv, sulle etichette del cibo e ovunque riesca a scovarle. Sulle macchinine, sugli oggetti, sui vestiti! Ma il posto dove trovo più lettere è l’ufficio di mamma e papà. Loro leggono, scrivono, rispondono al telefono e usano il pc. Quando sto a casa da scuola ci passo un pò di tempo e ne sono molto contento perché ho l’opportunità di diventare più grande. Mamma mi porta le macchinine, ma io dopo un pò voglio provare l’ebbrezza di fare qualcosa di nuovo.
Per esempio: imparare a scrivere! Per il momento so scrivere la mia iniziale e l’iniziale del nome di due dei miei amici. Ho imparato a scrivere anche il numero quattro, i miei anni. Il mio progetto è di imparare a scrivere bene, così poi potrò usare il computer. Per il momento non me lo fanno toccare…
L’unica cosa che non mi piace dell’ufficio è che non posso cantare a squarciagola. Sono nato a fine luglio e ho l’estate dentro di me! E tutto questo sentimento di infinita contentezza, di passione per la vita, di solarità intrinseca, non può che esplodere in una sonora cantata!
Adoro la musica! Mi piace ascoltare la radio e i cd, mi piace ascoltare la mamma che mi canta le canzoncine, ma soprattutto mi piace cantare: faccio io! E poi mi piace veder suonare la musica.
In estate, quando ci sono i festival e le band che suonano dal vivo, io mi metto in prima fila oppure dietro al batterista per sbirciare e carpire i segreti del mestiere. Poi, a casa, mi rifugio in taverna a strimpellare la batteria del papà e la chitarra della mamma: faccio io!
Come avrete capito, il fine di tutti i miei progetti è solo uno: diventare grande.
Oggi ho quattro anni, domani ne compio cinque e finalmente posso guidare la macchina! Faccio io!!
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