25/1/2023

Ecco, dopo quasi due mesi sono tornate le pecore. Stavolta sono tornate in compagnia di molti agnellini, candidi di pelo di cucciolo. Come sempre in mezzo al gregge pascola anche un piccolo numero di capre che si distinguono per il campanaccio e la capacità (sconosciuta alle cugine belanti) di arrampicarsi stando in equilibrio sulle zampe posteriori per andare a mangiare rovi o foglie direttamente dalla pianta. Non si abbassano certo a brucare solo l’erba.

Sono arrivate ieri sera, pronte per essere accomodate per la notte nel solito posto. Devo dire che se il pastore volesse posizionarle sotto casa nostra noi ne saremmo tutti felicissimi. Non so i vicini, ma noi sicuramente sì.

Gennaio ha portato pioggia e un po’ di neve, abbiamo visto qualche fiocco anche dalla nostra finestra, ma per fortuna non ha attecchito. L’anno nuovo si è aperto sotto i migliori auspici, infatti questo primo mese è stato molto diverso da quello dell’anno scorso (secco e caldo) e spero che la prossima estate non sia così estrema come quella che abbiamo appena vissuto. Ovviamente c’è qualcuno che mi ha già detto che la prossima sarà l’estate più calda di sempre. Be’, se consideriamo gli ultimi vent’anni ci hanno preso solo una volta…

Tornando a parlare di inverno, qualche giorno fa ho sentito che dicevano che le temperature sarebbero scese sotto la media stagionale. Per un paio di giorni ci siamo svegliati con un timido -2°C. Si vede che il riscaldamento globale ha già influito sul concetto di media stagionale e ora per gennaio la nuova media si aggira attorno ai 10°C.

Per quanto il freddo possa essere fastidioso, sarei molto felice se ci fossero ancora un po’ di giorni sotto la media e magari anche qualche fiocco di neve. In montagna ovviamente!