La camminata era stata lunga, ma non particolarmente faticosa. Salivo per il sentiero di terra battuta, con lo stomaco vuoto e con la consapevolezza che di lì a poco avrei mangiato. Non mancava molto al laghetto alpino. Ad un tratto la strada cambiava direzione e si addentrava in una piccolissima valletta occupata interamente da erba, alta fino ai miei fianchi. La strada era cambiata, il paesaggio era cambiato, l’atmosfera era cambiata. Silenzio assoluto! E poi, come per magia, il rumore del vento che si lancia sull’erba e la accarezza con decisione. Una volta, due volte, tre volte… Il laghetto alpino era poco più in là, subito dopo quella valletta. Ma la sua bellezza veniva completamente offuscata dal fascino dell’erba percorsa infinite volte dalla brezza montana. Quella visione, quel dolce suono si è stampato dentro la mia anima e vado a riprenderlo nel cassetto della memoria quando cerco un po’ di pace.