Ritorno

19 agosto 2022

Non riesco a dormire. Il letto è il mio, materasso morbido e cuscino all’altezza giusta, eppure non riesco a dormire.

Sopra il lenzuolo la notte è buia e molto silenziosa. Non che io non apprezzi il silenzio quando dormo, anzi. Il fatto è che negli ultimi giorni abbiamo vissuto (e dormito) in quello che, per me, è un paradiso. Intanto eravamo alloggiati a 2000 metri e da lì ogni giorno salivamo a quote superiori. Una bella differenza rispetto ai 300 metri scarsi di casa nostra e soprattutto alla discesa quotidiana verso i 200 metri del paese che ospita lavoro e scuola. Ora che l’ho scritto mi sembra ridicolo, anche se la vicinanza della campagna e del bosco mi fa apprezzare ampiamente la mia quotidianità.

Tornando in quota, dopo un’estate così calda, troppo calda, insopportabilmente calda, ma soprattutto calda, dormire sotto al piumone mi sembrava addirittura lussurioso. La prima sera ho trascorso alcuni minuti a ridere come una bambina. Poi mi sono addormentata.

Dato che avevamo i piumoni, siamo riusciti a tenere una finestra aperta ogni notte, così da rinfrescarci ulteriormente. Negli ultimi mesi abbiamo decisamente accumulato troppo caldo.

La cosa che ha reso ancora più speciale la nostra permanenza è stato il torrente che scorreva sotto la finestra della camera e che dai resti del ghiacciaio si tuffava a valle inciampando, con un rumore assordante, su ogni roccia. Un paio di sere c’è stato il temporale, ma nessuno di noi l’ha sentito.

Facile capire perché ora non riesco a dormire. È stato molto più veloce abituarsi alla “modalità vacanza”. Be’, è sempre così, immagino…

7 pensieri su “Ritorno

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