9 luglio 2024

Giugno è trascorso così, con parecchi giorni di pioggia che hanno mantenuto le temperature a livelli primaverili. E anche luglio è iniziato così. Con delle belle promesse, infrante però solo dopo sette giorni. Non posso dire che questa non sia stata, fino ad ora, la mia estate ideale e sono contenta di aver scampato buona parte del caldo.

Il paesaggio, poi, è a dir poco meraviglioso. Ovunque di un verde splendente e rigoglioso come ultimamente non è mai stato. Affacciarsi alla finestra è una gioia per gli occhi e infonde pace nell’anima. Solo due anni fa stavamo vivendo il periodo più siccitoso da che ho memoria e avevo veramente paura che le cose sarebbero andate sempre peggio. Invece non è mai detto, anche se immancabilmente c’è stato chi aveva pronosticato che questa fosse l’estate più calda di sempre. Ogni tanto ci azzeccano, ma quest’anno gli è andata male.

Nel frattempo, nel campo dietro casa non hanno seminato mais o frumento, ma erba medica. Una volta erano più regolari con l’alternanza delle colture, poi hanno smesso di mettere a riposo il terreno, ma immagino che non potessero farlo in eterno.

Ieri il trattore ha fatto il primo taglio della stagione e ha lasciato l’erba sul campo, a seccarsi per diventare fieno. L’aria è permeata di un intenso profumo di fieno tagliato e mi ricorda quello che viene messo nelle saune altoatesine. Un profumo che in particolar modo mi ricorda l’Alpe di Siusi e i suoi prati a perdita d’occhio. Abbiamo cercato di tornarci per le prossime vacanze, ma è risultato economicamente proibitivo. Così anche quest’anno ci lasceremo alle spalle le Dolomiti e faremo rotta verso sud, in una zona dell’Appennino che ho sempre desiderato visitare. Ma questa è un’altra storia e la racconterò a tempo debito.

Qualche novità anche in casa. Faccio-io ha terminato la quinta elementare e a settembre comincerà la prima media. Che dire, un capitolo che si chiude e nuovi orizzonti che si aprono. Lui, ignaro come tutti gli undicenni, è contento perché, per una volta, non ha compiti delle vacanze. E chi si scorda la spensieratezza dell’estate prima delle medie?