Sabba serata al chiaror di stelle #1

Questo scritto risale al 2011. L’ho ritrovato pochi giorni fa e, considerando la ricorrenza, ho pensato fosse appropriato riproporlo ora.

21 giugno 2011

Ci eravamo trovati su alla croce verso le 22. Io e Valter eravamo arrivati da una manciata di minuti, minuti che avevo trascorso preparando la macchina fotografica.

Quando sono arrivati Sergio e Uschy abbiamo cominciato a sentire un ronzio sordo, ma molto forte. Al momento non siamo riusciti a capire cosa potesse essere. Alla fine è arrivata anche Fausta con la sua cagnolina. La compagnia era al completo.

Mentre gli amici si scambiavano saluti e convenevoli, mi ero spostata con cavalletto e macchina fotografica tra le rovine sotto la croce e in quel momento ho capito da dove arriva il ronzio folle che si continuava a sentire: erano tutte zanzare! Sembrava che avessero acceso un generatore!

Di solito le zanzare non mi pungono, quindi ho continuato a fare le foto in tranquillità, tanto che gli altri mi sono venuti a cercare per ricordarmi che avevamo ancora tutto il giro a piedi da fare.

Ho messo via ogni cosa e nel buio totale della notte senza luna (non era ancora sorta), alla luce delle pile frontali, abbiamo cominciato a scendere dalla parte anteriore della rocca verso l’altopiano sottostante. Il sentiero è molto ripido – sono tutti gradoni che tagliano le gambe – e nel primo tratto c’è una corda che funge anche da parapetto. Eravamo partiti da poco quando avevamo dovuto spegnere le pile: una quantità inverosimile di insetti si accalcava davanti alla luce ed avendola sulla testa lascio immaginare l’effetto… Ci siamo presto abituati al buio, alla fine la notte non era poi così nera.

Eravamo scesi di pochi metri e già avevamo perso la preziosa brezza che ci rinfrescava mentre stavamo sulla “vetta”. Improvvisamente eravamo piombati in un clima caldo e umido, ma ben presto il sentiero riprendeva a salire, facendoci emergere dalla conca tropicale verso un clima un poco più ventilato.

Tanti passi nella notte mentre si proseguiva sul sentiero chiacchierando. Con questi nostri amici si chiacchierava bene, generalmente di sociologia, pedagogia, emotività, rapporti umani e cose di questo tipo. Argomenti profondi trattati con semplicità, senza mai cadere nella banalità o nella superficialità. Non si trattava solo di mettere un piede davanti all’altro, al cammino vero e proprio eravamo soliti affiancare anche un cammino di crescita interiore e questa cosa mi piaceva molto.

Intanto proseguiva la nostra passeggiata nella notte a un passo dal dirupo e su un sentiero un po’ scosceso. Ogni tanto si sentivano delle grida in mezzo al lago che ci facevano rabbrividire. Ci abbiamo messo un po’ di tempo per riconoscere i versi delle anatre. Nel buio e nel silenzio di questa situazione un po’ surreale avevano tutto un altro suono. Chissà cosa ci stavamo immaginando…

Nel frattempo eravamo arrivati a un bivio e senza indugi avevamo svoltato per scendere verso la spiaggia che rimane sotto l’imponente scogliera. Questa era la nostra destinazione.

A questo punto è meglio fermarsi qui e proseguire il racconto un’altra volta.

10 pensieri su “Sabba serata al chiaror di stelle #1

  1. I am enjoying this Rossana and look forward to the continuation of the story! I usually do not pay attention to the mosquitoes since they do not leave any reactions with me, though they do bite me fiercely. I shouldn’t let them bite though I guess considering the illnesses they carry.🤔😊😸

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  2. “Non si trattava solo di mettere un piede davanti all’altro, al cammino vero e proprio eravamo soliti affiancare anche un cammino di crescita interiore e questa cosa mi piaceva molto”. Capisco. Quando si cammina, si parla in maniera diversa, più profonda, più sincera.

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  3. Pingback: Sabba serata al chiaror di stelle #2 – Attorno al Lago

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