25/02/2023

Febbraio si conclude nello stesso modo in cui è iniziato. Oggi, sabato, fa caldo e c’è vento di scirocco che porta quest’aria molto primaverile. Il primo sabato di febbraio eravamo a Milano sui navigli, faceva parecchio caldo e c’erano folate di vento caldo che portavano via gli oggetti più leggeri in vendita sulle bancarelle. Caso vuole che stasera saremo in compagnia delle stesse persone con cui eravamo a Milano.

Benché le previsioni diano neve è difficile pensare che nelle prossime ore cadrà un solo fiocco. Ci accontenteremmo anche solo di un po’ di pioggia che di nuovo in questo mese di febbraio è venuta a mancare. Siamo tutti un po’ preoccupati all’idea di trascorrere un’estate calda e arida come lo scorso anno. I fiumi sono in secca, il lago è basso, le isole diventano penisole e attrazioni turistiche prese d’assalto. Non è la prima volta che la tale isoletta è diventata penisola. Ricordo che all’inizio degli anni novanta ci andai più volte in bicicletta. Non ricordo il motivo della siccità di quel tempo, non si parlava ancora di emergenza climatica e i miei giorni adolescenziali trascorrevano sereni nella mia beata ignoranza. All’epoca, comunque, a nessuno era venuto in mente di andare in pellegrinaggio sull’ex isola. Forse perché non esistevano ancora i cellulari e la possibilità di immortalarsi in un sito diventato improvvisamente noto a livello nazionale.