Volterra di notte

Volterra, Piazza dei Priori – ©attornoallago
02.11.2019

L’idea era di prenderci un giorno intero per visitare Volterra.  La nostra gita di tre giorni prevedeva proprio un giorno a Volterra.  Guido nel buio -tocca a me ora- e la strada si snoda curva dopo curva su e giù per le colline toscane.  Ogni tanto si vede un piccolo gruppo di luci, quattro case, un paesello.  Sembra notte fonda, ma è solo tardo pomeriggio, il recente cambio dell’ora ha scombussolato nuovamente la percezione del tempo.  L’ennesima curva su una discesa scopre un grosso centro abitato sulla cima di un’altura poco distante.  Mi chiedo che paese possa essere, ma non ne ho idea.  Non sono mai stata qui.  Poi noto delle mura imponenti, illuminate sapientemente.  Sarà mica…?  Vuoi vedere che…?  La statale, raggiunto il fondovalle, risale verso il rilievo che continuo a scrutare tutte le volte che posso distogliere lo sguardo.  Poi i fari svelano finalmente la scritta che stavo aspettando: Volterra.  Allora era proprio lei!  E’ tardi, siamo stanchi, dobbiamo trovare l’albergo e sistemarci.  Non possiamo proprio fermarci ora.  E poi è così buio, vedremmo poco o niente.
La visita è rimandata a domani, almeno questo è il programma.
Ma più tardi, a cena, controlliamo le previsioni meteo che non sono per niente rassicuranti.  Domani un po’ di pioggia, domenica un sacco di pioggia.  La situazione non è delle migliori e valutiamo il da farsi.  Mettiamo ai voti l’itinerario e vince il mare.  Il mare con un po’ di pioggia può andare, il mare con un sacco di pioggia no.  Ma tra me e me penso che anche Volterra con un sacco di pioggia non sia il massimo.
L’indomani partiamo.  Colline, curve, i primi pini marittimi, i paesi sempre più grandicelli.  Non appena la conformazione geografica si fa più piana, allunghiamo lo sguardo verso l’orizzonte, ma niente, il mare non si vede.  Giriamo, svoltiamo, perdiamo l’orientamento, ma il mare non si vede in alcuna direzione.  Poi una piccola strisciolina, il porto, le barche.  Esultiamo!  Troviamo parcheggio, prendiamo gli ombrelli e ci precipitiamo in spiaggia.  L’attraversiamo tutta per arrivare a riva e qui rimaniamo per un tempo sospeso, con il rombo assordante delle onde nelle orecchie.
Quello con il mare è un incontro con se stessi.  Siamo in quattro e ognuno di noi prende una direzione e se la sbriga da solo.  È una cosa tra se stessi e questo luogo così spirituale.
Dopo un tempo indeterminabile ritorniamo sul cemento per il pranzo e poi di nuovo lì a berci l’infinito con gli occhi.
È ancora primo pomeriggio quando ci raccogliamo attorno all’automobile e valutiamo cosa fare ora.  È nuvoloso, c’è tanto vento ma non piove.  Andiamo a Volterra? Detto fatto.
Più ci avviciniamo e più l’atmosfera si fa cupa.  Le nuvole sono sempre più scure e a tratti pioviggina.  Quando la città compare all’orizzonte, è avvolta da una tenue nebbiolina che si insinua tra un edificio e l’altro.  L’aspetto è piuttosto evocativo, sembra un brulicare di spiriti.  Mi rendo conto che non potremo vedere tutto quello che c’è, anzi sarà una visita troppo breve, ma la voglia di essere qui era immane.  Emergiamo dal parcheggio interrato come da una catacomba e subito siamo nella storia.  La nebbia aleggia nei vicoli e ogni tanto viene spazzata via da un colpo di vento gelido e molto fastidioso.  Bifore, capitelli, torrette, archi, lampioni che emanano una luce arancione.  I palazzi in mattoni di pietra antica sono uno più bello dell’altro.  Il buio cala quasi di colpo e ci sorprende affamati e infreddoliti.
Non ci resta che cenare e ritornare sui nostri passi, con la consapevolezza che dovremo tornare.  Di giorno e col sole, possibilmente.

9 pensieri su “Volterra di notte

    1. Thank you very much, Steve! Now it is a few days that the sun is shining and the temperatures have dropped a lot. This morning we were around 0° C. Even if I suffer from the cold, I love this time of year and would rather have a full year at these temperatures than those of our summers…
      Have a good day and a good weekend!

      Piace a 1 persona

    1. I don’t know why, but the comments from my last post had been disabled. Now I have settled.
      No, we don’t have to stay home, at least for the moment. We have restrictions that (almost) all involve the aggregation of people. If there were a case in our town, then we could not leave the town. If it were a member of our family who got sick, then we would have to stay in quarantine at home. It works more or less like this, if I understand correctly and if they will not change dispositions …
      Thanks for stopping by and thanks for the comment!
      Have a good day
      Ross

      "Mi piace"

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