Nota per genitori in dolce attesa

22/06/2022

Molti lo sapranno di già: la scelta del nome per il nascituro è una delle cose più insidiose.

Potrebbe succedere, come successe più di …anta anni fa ai miei poco più che ventenni genitori, di scegliere un nome da cui non si possa ricavare un diminutivo (cosa impossibile, ve lo dico già, a meno che non lo chiamiate: Oh!). Non so perché questa fissa, evidentemente a loro non piacevano i diminutivi. Fatto sta che scelsero Rossana, convinti che non sarei mai stata chiamata Rossi perché Rossi è un cognome. Convinti loro… Sono stata Rossi per più di vent’anni, fino a quando un’amica mi ha chiamato Ross. Adottai subito il nuovo soprannome perché faceva meno banchi di scuola e segnava il passaggio a un’età più adulta. Ma per le mie vecchie amicizie, io sono ancora Rossi.

Oppure potrebbe succedere che, in un’epoca di nomi moderni che a volte assomigliano più a “nome comune di cosa” che a “nome proprio di persona” (un paio di domeniche fa battezzavano una Cometa nella nostra chiesa), qualcuno voglia rispolverare qualche nome di origine antica. Di per sé va benissimo, ci mancherebbe. I bambini però sono sempre di fretta, si sa, e difficilmente hanno voglia di fermarsi a farsi ripetere un nome che per loro è inusuale. Facile quindi che un Achille diventi precocemente un Killer. Chissà se i genitori avevano valutato questa possibilità?

L’unica vera certezza è che scegliere il nome del nascituro è cosa molto spinosa e dagli effetti imperscrutabili.

13 pensieri su “Nota per genitori in dolce attesa

    1. Yes, that’s right. Although for Achille, it really wasn’t a strange choice. The problem is the assonance with killer. I tried to explain to my son that he was wrong, that the correct name of the child in question was Achille, but there was no way. According to him he’s called Killer…
      Thank you so much, Jeff, you’re very kind! ❤️

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