Mamma, mi manca la scuola!

13/02/2020

Terza settimana di “misure speciali”. Le cose sono precipitate. Contagi, ospedali al collasso, morti. Chi vive in Italia conosce bene la situazione, chi in Lombardia ancora di più. Tre settimane fa siamo partiti da una domanda incredula “Chiudono le scuole?” e dal non percepire il pericolo reale. Siamo passati alle misure della settimana scorsa, che sembravano già drastiche, per poi arrivare, in un giorno, a non poter uscire di casa se non per tre motivi: lavoro, spesa, farmacia. E a non poter uscire dal comune. E a non poter incontrare i parenti, gli amici. Tutto questo è assolutamente dovuto, ma a me ci è voluto un attimo per realizzarlo. Non che non avessi visto quello che succedeva in Cina. È che finché il problema non arriva a bussare alla tua porta non ti rendi conto di quanto sia grave e di quante sfaccettature hanno le conseguenze. All’inizio di questa settimana mi stavo organizzando per andare in erboristeria. Poi mi è venuto in mente che quel negozio sta in un comune diverso dal mio e in quel momento mi sono resa conto della portata di tutte queste restrizioni. Se non altro sono riuscita a far capire a mia mamma che era meglio che restasse a casa, che il pericolo era reale. Ieri la suocera dava in escandescenza (al telefono, per fortuna) perché secondo lei non potevano impedire ai suoi figli di andare a trovarla. Credo che sia ancora convinta di ciò. Mio padre è una cellula impazzita che continua ad andare in giro. Impossibile parlargli, ma questa non è una novità. Lui è certo di aver fatto questa influenza agli inizi di febbraio. Convinto lui…
Nel frattempo abbiamo continuato ad andare in ufficio con la stessa modalità della settimana scorsa: si partiva in tre alla mattina e si tornava a casa di sera. Faccio-io sempre a fare i compiti accanto a me per tutta la mattina, pranzo sul tavolo del mio ufficio e pomeriggio di giochi in attesa che noi si finisse di lavorare. Intanto cresceva la mia inquietudine e il mio disagio a passare le giornate lì, anche se non abbiamo grandi contatti col pubblico. Ho sperato che il governo imponesse la chiusura di tutte le aziende. Ma era pretendere troppo, evidentemente. Fortunatamente, molti di quelli che potevano continuare a lavorare hanno deciso di non farlo. Così ci siamo trovati senza clienti. A me è stato concesso di portare a casa faldoni e pc. Gli altri andranno in ufficio mercoledì prossimo e cercheranno di concentrare il poco rimasto in quella giornata. Evviva.
Oggi ho cominciato a lavorare da casa. Non potevo essere più contenta. Tutta la tensione della settimana se n’è andata. Difficile non farsi prendere dall’ansia quando il silenzio inquietante che aleggia fuori dalle case viene squarciato improvvisamente dalle sirene delle ambulanze che echeggiano straziando timpani e certezze. Alla fine mi trovo ad andare a letto sempre più tardi, sperando che al risveglio nessuno di noi stia male.
E così ogni notte, prima di andare a dormire, entro nella stanza di Faccio-io e gli do un bacio sulla tempia per accertarmi che stia bene. Poi mi infilo nel mio letto e spero che la notte trascorra bene.
E Faccio-io? Faccio-io sta diligentemente accettando tutto quello che gli viene imposto in questi giorni, con una rassegnazione che solitamente non gli è congeniale. Sembra che la problematica non lo tocchi, anche se ogni tanto salta fuori con qualche domanda o qualche osservazione molto mirata. Si è anche premurato di tirar fuori dalla libreria un albo illustrato che parla di virus e batteri, probabilmente per capire di che diavolo continuano a parlare i “grandi”. Ma più di una volta, questa settimana, ha interrotto il suo lavoro, ha alzato gli occhi ad incrociare i miei e mi ha mestamente confessato: “Mamma, mi manca la scuola!”

7 pensieri su “Mamma, mi manca la scuola!

    1. Maybe it will be better than our situation.
      Here it seems they are testing a cure and maybe even the vaccine. It is early to draw conclusions, but hope is kindled. Above all, the hope of returning to live as before. I think the thing that is missing most at all is to be able to meet loved ones and friends and be free to leave the house!
      Take care and be safe!

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