Da grande farò…

da grande farò
18/2/2020

Faccio-io (I-do-by-myself per gli amici che leggono in inglese), sei anni, alle prese con il primo anno di scuola primaria e con le prime idee sul suo futuro lavorativo.
Ultimamente decreta la sua scelta, s’informa, poi rimugina e cambia idea.
Le conversazioni -o i monologhi- che seguono sono riportate in ordine cronologico e sono avvenute negli ultimi tre mesi.

Io da grande voglio fare il paleontologo.
Il paleontologo?
Sì, così trovo i dinosauri. Ma c’è tanto da studiare?
Eh, abbastanza.
No, allora faccio il maestro. Non voglio studiare tanto perché, oh!, è difficile la scuola, abbiamo già un sacchissimo di compiti!

Adesso faccio le elementari, poi vado alle medie, poi alle superiori, poi la scuola della patente e dopo vado a lavorare!
Ma non pensi che potresti voler studiare anche dopo la patente?  Dopo le superiori si può fare l’università…
No, no, no, no.  Come faccio a comprare la casa e a sposarmi?
Puoi farlo dopo.
No, io mi sposo a diciotto anni.
Diciotto anni è presto, di solito si sta facendo l’ultimo anno di superiori.
Allora a diciannove.
Ma avrai bisogno di lavorare un pò prima di comprare casa.  E poi magari la tua futura sposa vuole farla, l’università…
Allora facciamo a ventuno, ma non un anno di più!

Io da grande non voglio fare il vostro lavoro dell’ufficio perché ci sono i clienti cattivi.

Fuori dalla scuola di Faccio-io c’è sempre un vigile urbano che dirige il traffico imbizzarrito dei genitori automuniti e si fa scudo per permettere a coloro che ancora utilizzano le gambe di poterlo continuare a fare. Il turno alle scuole tocca a rotazione a tutti i portatori di divisa. Uno di questi, in particolar modo, è dotato di molto carisma. Barba e baffi estremamente curati, questi ultimi leggermente all’insù, di un bianco candido anche se il possessore non supera i 45. Il tutto corredato da fisico asciutto, sorriso smagliante e accento veneto. È sufficiente un suo sguardo per far rispettare a chiunque il codice della strada. Un giorno, mentre aspettiamo di poter attraversare rigorosamente sulle strisce, Faccio-io si incanta a guardarlo. Poi sbotta:
Bisogna studiare tanto per fare il puliziotto?
Dipende. Per fare il vigile urbano, come questo signore qui, non molto. Per entrare nella Polizia di Stato, invece, bisogna fare una scuola apposita…
Allora io faccio il puliziotto, eh sì insomma, il vigile!

Prendo un po’ di peperoncino, poi aggiungo lo zenzero, poi metto il colico e te lo do da bere. Cosa ne dici?
Che da grande potresti fare il barman.
Cos’è?
Quello che prepara gli aperitivi e i cocktail.
C’è tanto da studiare?
No.
Allora faccio quello!

Ho deciso. Da grande voglio fare il maestro.
Perché ti piace insegnare ai bambini e vuoi aiutarli a imparare con pazienza, determinazione e dedizione?
No, perché così posso dare le note e alzare la voce!

Lo sai perché voglio fare il puliziotto? Che poi in realtà non lo faccio perché ho deciso di fare la maestra (Sì, avete letto bene. Ha detto proprio maestra, non maestro). Perché a me piace molto Kung fu Panda e così quando arresto i cattivi posso fare le mosse di karatè.

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