Ripartenza

Riccione – ©attornoallago

Ogni volta che torno qui non riesco a non farmi prendere dalla malinconia. E a non piangere.
I ricordi tornano più vividi che mai. La malinconia mi assale per quello che non è sparito ma è inevitabilmente invecchiato. E per quello che c’era e che ora non c’è più. In effetti, anche per chi c’era e ora non c’è più. Soprattutto per chi ora non c’è più. Il bagnino Fernando, la “pettinatrice”, la signora dell’albergo che faceva anche e principalmente la cuoca, le amiche di mia nonna che stavano negli appartamenti di fronte all’albergo. Mia nonna.
Mia nonna è ovunque in questi luoghi, è più qui che a casa, che al cimitero, anche se lì ci sono le sue spoglie, il suo nome e la sua foto. Lei è qui. Per questo motivo non riesco a fare a meno di piangere. Magari non subito, non il primo giorno. Il primo giorno sono entusiasta di poter rivedere questi posti così legati alla mia infanzia. Poi mi rilasso e comincio a focalizzare le differenze e le mancanze che ogni anno aumentano sempre di più.
C’è una cosa positiva in tutto questo. Sono sempre molto contenta di tornare a casa. Non importa se di là mi aspetta la solita routine. Per quanto trovi da divertirmi, sono sempre contenta di tornare a casa. Domani si va a casa e io sono felice!

4 pensieri su “Ripartenza

    1. Già. Personalmente ci sono venuta per troppo tempo, sempre e solo con mia nonna, quindi mi torna difficile associare questi luoghi a ricordi più piacevoli, magari quelli dei vent’anni. È la vita. Comunque al di là di tutto mi piace tornare qui ogni tanto ☺️

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